Le storiche Cantine Spalletti Colonna di Paliano e il Castello di Ribano, simboli di eccellenza vitivinicola e culturale in Emilia-Romagna, si apprestano a una nuova rinascita grazie alla passione e alla visione delle famiglie Guidi e Baldacci
IL PROGETTO DI RINASCITA
Il progetto di rinascita si basa su un equilibrio forte tra innovazione e rispetto della tradizione che da un lato mira a rilanciare la produzione vinicola e olivicola, puntando decisamente sul biologico, e dall’altro a valorizzare il territorio attraverso la trasformazione del Castello di Ribano in una struttura di accoglienza e attrazione turistica e culturale. Il Castello – sede delle Cantine Spalletti Colonna di Paliano – è infatti immerso in 130 ettari di rigogliosi vigneti e uliveti e si erge maestosamente su una collina verdeggiante a Savignano sul Rubicone, nella provincia di Forlì- Cesena, offrendo panorami suggestivi che incorniciano le vigne sottostanti.
Per sottolineare la discontinuità rispetto al passato è stata creata una linea grafica completamente nuova in modo da individuare e valorizzare immediatamente le due anime portanti del progetto. Da un lato la realtà imprenditoriale legata al vino ed alla parte agricola (Spalletti) dall’altra quella legata all’ospitalità, enoturismo e valorizzazione del territorio (Castello di Ribano)
Dal punto di vista produttivo il progetto mira a rilanciare la produzione vinicola e olivicola, puntando su biologico e rispettando ed esaltando la bellezza e la storia di questi luoghi unici.
Come afferma Roberto Guidi “per quanto riguarda la produzione la nostra visione è quella di riportare le Cantine Spalletti al centro della produzione vinicola non solo regionale ma anche nazionale. Lo faremo mantenendo l’essenza storica e qualitativa dei vini e contemporaneamente espandendo la nostra offerta con una gamma premium che attirerà appassionati e intenditori. In tal senso abbiamo dato molta attenzione alle esigenze della clientela giovane, ampliando molto la gamma. I nostri principi includono l’agricoltura biologica, il rispetto delle vigne, un’attenzione speciale per il Sangiovese e l’Albana, la cura per i dettagli, la sostenibilità ambientale, l’etica e il rispetto del lavoro di squadra. In questo contesto – conclude Guidi – diventa fondamentale la nostra scelta di puntare decisamente sul biologico non solo sul vino ma anche sulla produzione dell’olio dai nostri ulivi secolari, che sarà affiancata anche dalla produzione di aceto”.
VINO, OLIO, FRUTTA: IL FUTURO È BIOLOGICO
Con la nuova gestione, Cantine Spalletti inaugura una linea di vini completamente rinnovata. A partire dalla vendemmia 2024, tutti i vini saranno certificati biologici. Questo passo rappresenta per l’azienda una condizione necessaria e naturale, un impegno imprescindibile verso l’artigianalità e il rispetto ambientale.
La missione di Cantine Spalletti è infatti quella di valorizzare i vitigni della tradizione locale, Albana e Sangiovese, che rappresentano il cuore pulsante della produzione. Anche da questo punto di vista – sottolinea Roberto Guidi – vogliamo essere gli alfieri della “romagnolità”. La scelta di valorizzare questi vitigni puntando su due filiere al 100% autoctone come l’Albana ed il Sangiovese vuole essere un segnale forte di come Cantine Spalletti metta al centro del suo progetto la tutela e promozione del territorio.
Per quanto riguarda il biologico, oltre al vino tutta la produzione di olio, proveniente dagli ulivi secolari della tenuta, di frutta e verdura (in particolare albicocche e susine la cui conserve saranno vendute all’interno dello shop del Castello) sarà esclusivamente bio.
IL CASTELLO: UN FUTURO DI ECCELLENZA E ACCOGLIENZA PER VALORIZZARE IL TERRITORIO
Guidi e Baldacci credono molto nell’enoturismo. Il Castello sarà aperto ufficialmente al pubblico e all’interno dell’elegante e storica dimora, si potrà prendere parte a degustazioni guidate e acquistare i vini della cantina nel nuovo punto vendita. Il Castello ospiterà inoltre eventi esclusivi, pensati per promuovere e celebrare la cultura del vino e le tradizioni locali. E non solo, sarà anche un luogo di incontro e di scambio culturale.
“Crediamo fermamente nel potenziale di questo territorio e nella forza del marchio Spalletti Colonna di Paliano. Vogliamo valorizzare non solo la produzione vinicola e olivicola, ma anche l’esperienza eno- agrituristica, rendendo il Castello di Ribano una destinazione ambita per gli amanti del vino e della storia
- dichiara Rodolfo Baldacci. – L’idea è quella di creare un ambiente accogliente dove ogni visitatore si senta speciale e dove possa vivere un’esperienza enoturistica unica fatta di storia, passione, tradizione e innovazione immergendosi nella bellezza del territorio e nella tradizione vitivinicola. Un luogo dedicato alla riscoperta del territorio dove le persone potranno immergersi nella natura con splendide passeggiate a piedi, a cavallo, in bici.”