Cantine Aperte in Vendemmia: da settembre a ottobre la Toscana celebra il rito della merenda in vigna

Pubblicato il 27 agosto 2024

Essere bambini per un giorno con pane vino e zucchero o l’uva da assaggiare in pianta dal grappolo e allo stesso tempo vivere gli attimi della raccolta dell’uva e tutte le sue fasi di trasformazione

Sarà un po’ come tornare bambini, andare in vigna, staccare un grappolo d’uva e gustarlo mentre lo sguardo si perde tra i vigneti dove il sole ha maturato i chicchi che di lì a poco diventeranno mosto e quindi vino. Ma sarà anche un gesto dal sapore antico, della tradizione contadina, per capire il grado di maturazione dell’uva, il momento giusto per raccoglierla e tutti i successivi passaggi. E’ il senso di Cantine Aperte in Vendemmia che torna in tutta la Toscana nei mesi di settembre e ottobre. Quest’anno in particolare sarà la merenda, a partire dall’uva, il tema che il Movimento Turismo del Vino Toscana ha scelto per accogliere i tanti appassionati nel momento più delicato e al contempo magico per le cantine. Un modo per tornare a riappropriarsi di attimi, di gesti, gusti e momenti di convivialità che hanno il sapore delle cose buone di campagna. Dove anche il ritmo della vita ha un altro sapore.

«La merenda durante la vendemmia è un rituale che per chi è cresciuto in cantina come tanti di noi può sembrare normale, seppure sempre affascinante, ma per chi non conosce la vendemmia coi suoi tempi e atmosfere è un’occasione davvero unica per vivere una esperienza diversa da tutto il resto dell’anno – sottolinea Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana – e i nostri visitatori oltre a diventare “vignaioli per un giorno”, potranno scoprire la semplicità dei prodotti della nostra tradizione, a partire proprio dall’uva che sarà oggetto di programmi delle nostre aziende».

Condivisione e tradizione in una fetta di pane, vino e zucchero o nell’assaggio di un chicco. Condividere una merenda con prodotti genuini, all’aria aperta e accompagnati dal racconto dei vignaioli e dei contadini del luogo, questo l’obiettivo di questa edizione di Cantine Aperte in Vendemmia. In Toscana sarà dunque l’occasione per riscoprire pane vino e zucchero, la classica merenda dei bambini toscani, ma anche la schiacciata con l’uva, il tradizionale dolce d’autunno a base di pane e uva. Oltre ai biscotti, le crostate con marmellata di uva e il succo d’uva. Sono tanti, diversi e per tutte le età e i gusti i programmi pensati dalle cantine del Movimento Turismo del Vino Toscana. Questo sarà evidenziato nei programmi delle cantine toscane dal 5 al 15 settembre, ma fino a ottobre la Merenda in Vendemmia sarà un cartellone di eventi e iniziative per vivere l’emozione di uno dei momenti più magici della campagna attraverso i racconti dei produttori sulla raccolta dell’uva e sulle tradizioni locali, alle passeggiate in vigna, visite guidate in cantina, workshop di vendemmia didattica e laboratori di pittura. Ma anche musica, balli folkloristici, cacce al tesoro e indovinelli. Oltre ovviamente ad essere “vignaioli per un giorno” con la “vendemmia turistica”. Tutti i programmi sul portale www.mtvtoscana.com

Dal vigneto alla cantina, attività per piccoli e adulti. Si inizia la mattina presto e si prende parte a tutte le fasi della raccolta dell’uva, dal taglio dei grappoli in vigna, alla fase di fermentazione in cantina alle operazioni di selezione degli acini e i rimontaggi. Fino al momento conviviale, atteso,del tradizionale pranzo dei vendemmiatori. Tutti, dai più piccoli ai grandi esperti saranno invitati a venie in cantina per assaggiare il mosto in fermentazione e intuirne le potenzialità di trasformarsi in vino. Tutte le attività previste per le famiglie e pensate anche per i più piccoli consentono per un giorno di immergersi nella natura, per lasciarsi affascinare dalle sfumature dorate della campagna, di godere della magica atmosfera della vendemmia.

Sarà un po’ come tornare bambini, andare in vigna, staccare un grappolo d’uva e gustarlo mentre lo sguardo si perde tra i vigneti dove il sole ha maturato i chicchi che di lì a poco diventeranno mosto e quindi vino. Ma sarà anche un gesto dal sapore antico, della tradizione contadina, per capire il grado di maturazione dell’uva, il momento giusto per raccoglierla e tutti i successivi passaggi. E’ il senso di Cantine Aperte in Vendemmia che torna in tutta la Toscana nei mesi di settembre e ottobre. Quest’anno in particolare sarà la merenda, a partire dall’uva, il tema che il Movimento Turismo del Vino Toscana ha scelto per accogliere i tanti appassionati nel momento più delicato e al contempo magico per le cantine. Un modo per tornare a riappropriarsi di attimi, di gesti, gusti e momenti di convivialità che hanno il sapore delle cose buone di campagna. Dove anche il ritmo della vita ha un altro sapore.

 

«La merenda durante la vendemmia è un rituale che per chi è cresciuto in cantina come tanti di noi può sembrare normale, seppure sempre affascinante, ma per chi non conosce la vendemmia coi suoi tempi e atmosfere è un’occasione davvero unica per vivere una esperienza diversa da tutto il resto dell’anno – sottolinea Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana – e i nostri visitatori oltre a diventare “vignaioli per un giorno”, potranno scoprire la semplicità dei prodotti della nostra tradizione, a partire proprio dall’uva che sarà oggetto di programmi delle nostre aziende».

 

Condivisione e tradizione in una fetta di pane, vino e zucchero o nell’assaggio di un chicco. Condividere una merenda con prodotti genuini, all’aria aperta e accompagnati dal racconto dei vignaioli e dei contadini del luogo, questo l’obiettivo di questa edizione di Cantine Aperte in Vendemmia. In Toscana sarà dunque l’occasione per riscoprire pane vino e zucchero, la classica merenda dei bambini toscani, ma anche la schiacciata con l’uva, il tradizionale dolce d’autunno a base di pane e uva. Oltre ai biscotti, le crostate con marmellata di uva e il succo d’uva. Sono tanti, diversi e per tutte le età e i gusti i programmi pensati dalle cantine del Movimento Turismo del Vino Toscana. Questo sarà evidenziato nei programmi delle cantine toscane dal 5 al 15 settembre, ma fino a ottobre la Merenda in Vendemmia sarà un cartellone di eventi e iniziative per vivere l’emozione di uno dei momenti più magici della campagna attraverso i racconti dei produttori sulla raccolta dell’uva e sulle tradizioni locali, alle passeggiate in vigna, visite guidate in cantina, workshop di vendemmia didattica e laboratori di pittura. Ma anche musica, balli folkloristici, cacce al tesoro e indovinelli. Oltre ovviamente ad essere “vignaioli per un giorno” con la “vendemmia turistica”. Tutti i programmi sul portale www.mtvtoscana.com

 

Dal vigneto alla cantina, attività per piccoli e adulti. Si inizia la mattina presto e si prende parte a tutte le fasi della raccolta dell’uva, dal taglio dei grappoli in vigna, alla fase di fermentazione in cantina alle operazioni di selezione degli acini e i rimontaggi. Fino al momento conviviale, atteso,del tradizionale pranzo dei vendemmiatori. Tutti, dai più piccoli ai grandi esperti saranno invitati a venie in cantina per assaggiare il mosto in fermentazione e intuirne le potenzialità di trasformarsi in vino. Tutte le attività previste per le famiglie e pensate anche per i più piccoli consentono per un giorno di immergersi nella natura, per lasciarsi affascinare dalle sfumature dorate della campagna, di godere della magica atmosfera della vendemmia.

L’Associazione Movimento Turismo del Vino Toscana è un ente non profit che raccoglie circa cento soci fra le più prestigiose cantine del territorio, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell’accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura di qualità.