Sontium, terra & acqua: con la nuova cuvée I Feudi di Romans rende omaggio al fiume Isonzo

Pubblicato il 5 marzo 2018

Dopo mesi di attesa, anteprima alla “Fondazione Feltrinelli” di Milano per l’ultima creazione della cantina Lorenzon prodotta con uve di qualità eccellente provenienti da antiche viti

Milano, 28 febbraio 2018 – La cantina Lorenzon rende omaggio alla sua terra trasformando le sue uve migliori in un vino sublime, espressione di un territorio unico vocato all’eccellenza. Da antichi vigneti riscoperti nasce Sontium, dalla traduzione in latino di Isonzo, una nuova cuvée che inebria i sensi e seduce con la sua eleganza. La novità è stata presentata in anteprima martedì 27 febbraio alla “Fondazione Feltrinelli” di Milano nel corso della tavola rotonda dal titolo “Il vino italiano nel mercato globale”. I Feudi di Romans, la linea più prestigiosa dell’azienda di San Canzian d’Isonzo (GO), si arricchisce così di una nuova etichetta prodotta in edizione limitata. Le bottiglie saranno disponibili a breve nel canale Ho.re.ca.

«Con questa cuvée – spiega il presidente e fondatore della società, Enzo Lorenzon – abbiamo voluto rendere omaggio alla nostra DOC: Friuli Isonzo. La continua ricerca dell’eccellenza e di nuovi prodotti che rappresentino il carattere dell’azienda, ci ha spinti a realizzare un vino unico nel suo genere che ha già conquistato i palati più raffinati».

Sontium è il risultato di una metodica selezione delle migliori uve di Pinot Bianco, Friulano, Malvasia e una piccola parte di Traminer Aromatico. Il lavoro in vigna è meticoloso: nei mesi precedenti la vendemmia viene svolto il diradamento manuale dei grappoli in modo da ottenere una produzione più bassa, ma qualitativamente migliore con una maggiore concentrazione di sostanze estrattive. La raccolta dell’uva viene svolta rigorosamente a mano solo da vendemmiatori esperti che selezionano unicamente i grappoli dei vigneti più vecchi dell’azienda. La scelta di far riposare il Pinot Bianco in tonneaux di cui la metà nuove e l’altra metà di secondo passaggio, consente di ottenere una marcatura non troppo evidente del legno e di donare al vino sentori speziati più delicati. Al naso è una continua ricerca di suggestioni rivelando un bouquet ampio e complesso con le sue particolari note speziate e di frutta matura. In bocca poggia il suo fascino sulla continuità gustativa, sul dettaglio aromatico. Flessuoso nella sua capacità di avvolgere il palato, si allunga con grande sapidità e ricchezza nel retrogusto. Eleganza allo stato puro.