Si chiama Settimocielo ed è il nuovo vino fuori dagli schemi della cantina modenese che svela tutto il carattere di questa varietà e ne restituisce il senso di territorialità
È una vera e propria rarità quelle che Cantina Settecani si appresta a lanciare sul mercato tra pochi giorni. Si chiama Settimocielo ed è un Lambrusco Metodo classico da Uve Grasparossa, un autentico single vineyard che svela in nuove forme tutto il carattere e la territorialità di questa varietà, diffusa soprattutto nella provincia modenese.
“Per la nostra cantina – afferma Paolo Martinelli, presidente di Cantina Settecani – Settimocielo rappresenta una tappa fondamentale della nostra storia, quasi centenaria. Il nostro primo metodo classico, infatti, vuole segnare idealmente il lancio di un nuovo corso produttivo che ci porterà ancor di più a farci apprezzare come produttori di una specifica area territoriale del Lambrusco. In questi anni abbiamo lavorato sia in vigna, con la selezione di esposizioni e altitudini peculiari, sia in cantina, attraverso microvinificazioni su piccole partite di uve, con l’obiettivo di far emergere nel bicchiere le sfumature organolettiche del Grasparossa portate in dote da questo contesto agricolo”.
Un singolo vigneto di alta collina con trent’anni di età, la riscoperta di un antico clone di Lambrusco Grasparossa, la scelta del Metodo Classico, con una sosta di due anni sui lieviti prima della commercializzazione. Sono pochi, semplici, ma attenti e ben ponderati, gli elementi che questa storica realtà di Castelvetro di Modena fatta di 150 soci conferitori e 300 ettari di vigneti, ha scelto per affrontare la sua nuova sfida: il Lambrusco Grasparossa Dop Rosé Brut Metodo Classico.
La decisione di produrre un Metodo Classico Rosé con uve di Lambrusco Grasparossa, una tipologia poco usuale per queste uve, nasce dopo aver individuato un vigneto dalle caratteristiche uniche a 425 metri di altitudine a Puianello, sul confine meridionale del comune di Castelvetro di Modena.
“All’interno di questo vigneto è presente un particolare clone di Lambrusco Grasparossa” – spiega Andrea Graziosi, enologo della cantina. – “Si caratterizza per una contenuta resa per ettaro, una acidità elevata e un grappolo spargolo con buccia spessa. Tutte caratteristiche che ci hanno spinto a voler intraprendere questa nuova avventura che intende donare una veste differente al Lambrusco Grasparossa, fuori dagli schemi classici ai quali siamo solitamente abituati quando pensiamo ai vini che si ottengono da questo vitigno, pur mantenendo integre le sue caratteristiche più tipiche”.
La vigna di Puianello ha un’esposizione a nord-est e gode di un microclima caratterizzato da correnti d’aria per tutta la durata dell’anno, una buona escursione termica nel periodo estivo-autunnale e terreni calcarei ricchi di micro e macro elementi. Le uve di Lambrusco Grasparossa vengono vendemmiate manualmente durante la prima decade di settembre, in leggero anticipo rispetto all’epoca classica di maturazione. Dopo una pressatura soffice e la prima fermentazione in tini di acciaio, il vino viene posto in bottiglia per la seconda fermentazione secondo il Metodo Classico. Riposa sui lieviti per 24 mesi prima del dégorgement e l’imbottigliamento finale.
Di colore brillante con tonalità che ricordano i petali di rosa e un perlage di ottima finezza, il Lambrusco Grasparossa Dop Rosé Brut Metodo Classico si apre su tipiche note fruttate di visciole e piccoli frutti che lasciano poi spazio a delicati tocchi floreali e incisive sfumature agrumate, all’interno di un quadro olfattivo di ottima maturità. Al palato acidità e sapidità si fondono in un sorso equilibrato e dinamico.
“Con Settimocielo – commenta Fabrizio Amorotti, direttore commerciale della Cantina – vogliamo rispondere alle richieste di quei winelovers che richiedono vini moderni ma connotati da una forte identità. In questo senso, abbiamo lavorato per un biennio a questo progetto con l’obiettivo di esaltare le peculiarità del terroir rispettando il carattere tipico espresso dal Grasparossa con un metodo classico che ci auguriamo possa diventare oggetto di desiderio di quei consumatori che non vogliono rinunciare all’eleganza e alla personalità”.
La prima annata di questo vino, prodotto in una edizione limitata, è la 2019 e sarà disponibile prevalentemente nel canale Horeca e dettaglio specializzato. È certamente la tavola il luogo privilegiato di questo Lambrusco Grasparossa che si presta perfettamente ad essere abbinato a tutto pasto, dagli antipasti tradizionali come lo gnocco fritto accompagnato da salumi, ai primi piatti e alle portate principali a base di pesce, sia di lago che di mare, della cucina più contemporanea e creativa.