L’azienda vinicola Pagani de Marchi nasce nel 1996, quando la proprietaria Pia Pagani de Marchi originaria di Lugano in Svizzera, insieme al marito Enrico, decise di impiantare alcune vigne a Casale Marittimo in provincia di Pisa nel podere, acquistato nei primi anni ‘70 come casa di vacanza.
Originariamente nei terreni circostanti venivano coltivati cereali, ma la passione per il vino francese e l’incontro con Michele Satta, produttore affermato di Bolgheri, spinsero Pia e il marito a lanciarsi nella sfida di produrre vino di alta qualità.
I reperti etruschi rinvenuti nella proprietà hanno rivelato che già a quell’epoca la coltivazione era dedicata alla vite. Nonostante ciò, a Casale Marittimo fino alla fine degli anni ‘90 non esisteva alcuna azienda vinicola. Pertanto, la decisione fu quella di partire con una fase sperimentale, limitando la produzione a due tipologie: un Sangiovese in purezza ed un uvaggio bordolese.
La prima vendemmia nel 2001, portò risultati superiori ad ogni aspettativa; ciò spinse i proprietari a produrre tutti i vini in purezza, idea che in quegli anni era piuttosto insolita, quasi originale.
La gamma dei prodotti si è ampliata con l’esperimento di nuovi vini in assemblaggio nel 2003 e nel 2004 e con l’introduzione di un vino bianco a base di Vermentino.
La superficie vitata si estende nelle colline circostanti per circa 5 ettari con esposizione Sud-Est, Sud, e Sud-Ovest e con pendenze variabili, ad un’altitudine di ca. 200 m.s.l.m. Il suolo è prevalentemente formato di argille sedimentarie del pliocene; è calcareo, povero d’azoto e sostanza organica, ma ricco di potassio, magnesio e calcio assimilabile
Le prime vigne impiantate nel 1997 e nel 1998 furono il Merlot, situato sulla vigna Nocera, di circa 1,5 ettari, il Cabernet Sauvignon della vigna Casalvecchio di 1,3 ettari e il Sangiovese, che si trova nella vigna ribattezzata Principe Guerriero su una superficie di circa 2,2 ettari. A queste seguirono nel 2008 nuovi impianti per 1 ettaro di Sangiovese, ½ ettaro Vermentino con una densità di circa 6000 pt/ha. Le viti sono allevate a Guyot e la resa ad ettaro oscilla tra i 50/60 quintali di uva.
In linea con la sua filosofia, l’azienda dal 2009 ha fatto della conduzione biologica il suo cardine: la cura delle vigne in ogni fase è diventata il cuore del lavoro dell’uomo, dal germogliamento alla vendemmia, con l’attuazione delle pratiche colturali come la potatura verde o il diradamento dei tralci e dei grappoli. Le concimazioni sono quindi ridotte e si limitano all’apporto di sostanza organica, senza l’utilizzo di diserbanti chimici o di molecole di sintesi nei trattamenti antiparassitari.
La vendemmia ha inizio generalmente nella prima decade di settembre per il Merlot, nella seconda decade per il Vermentino, nella terza per il Sangiovese e nei primi giorni di ottobre per il Cabernet Sauvignon.
Dopo un’accurata selezione dei grappoli al momento della raccolta, le uve vengono portate in cantina per la vinificazione. La macerazione dell’uva avviene in vasche di acciaio di 50 hl con il controllo della temperatura. I tradizionali rimontaggi sono eseguiti manualmente, la fermentazione è spontanea senza lieviti selezionati. Il vino viene travasato in fusti di rovere francese da 225 l di 1° e 2° passaggio dove avviene la fermentazione malolattica. Il Sangiovese sosta 12 mesi in tonneaux, il Cabernet 12/16 mesi in barriques di rovere francese mentre il Merlot 18 mesi. Trascorso tale periodo, i vini vengono imbottigliati e si affinano per ulteriori 12-18 mesi circa prima di essere messi in commercio. La consulenza dell’enologo Attilio Pagli, presente fin dalla nascita dell’azienda, ha dato una precisa impronta per la qualità e la personalità dei vini prodotti.
Oltre al vino l’azienda produce del favoloso olio extra vergine di oliva estratto a freddo, ottenuto da olive biologiche colte a mano nei primi giorni di ottobre. Le varietà presenti sono: leccino, frantoio e lazzero.