Edizione 2023 di Vinitaly all’insegna del racconto per il Consorzio. The History Teller ha portato pillole e seminari tutti i giorni, a partire da quello sulle “Pievi” e la presentazione di un progetto di ricerca sui loro microbiomi a cura dell’Università di Bologna con una masterclass condotta da Gianni Fabrizio. Allo stand (Pad. 9 Stand D12-13)
Le coordinate per trovare a Vinitaly i produttori di Vino Nobile di Montepulciano presso lo stand del Consorzio che li riunisce non sono cambiate e come sempre si sono potute degustare le etichette delle aziende presenti in forma diretta (al banco informazioni sarà disponibile anche la mappa per scovare le altre aziende di Montepulciano in giro per la fiera), oltre al banco d’assaggio consortile che ha ospitato la quasi totalità delle etichette di Vino Nobile di Montepulciano. Quest’anno con una novità: uno spazio degustazioni animato da alcuni eventi in pillola per raccontare le sfaccettature del Vino Nobile di Montepulciano. «Al ritorno dalla Prowein di Dusseldorf un momento importante per segnare la presenza della nostra denominazione nei principali mercati internazionali – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – torniamo a presentare il progetto Pieve e quest’anno lo faremo partendo dai suoli, dalla nostra terra insomma, inoltre alcune iniziative sotto il cappello di The History Teller, il nostro vino che si vuole raccontare a tutti».
Alle radici del Vino Nobile di Montepulciano: uno studio dell’Università di Bologna sui “microbiomi” delle Pievi. Dal progetto delle 12 Pievi che andranno a rappresentare il nuovo disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano, uno studio a cura dell’Università di Bologna per scoprire di ogni sottozona i “microbiomi” del territorio della denominazione. Lunedì 3 aprile si è tenuta una masterclass condotta dal giornalista Gianni Fabrizio e con la presenza dei ricercatori del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna per spiegare le comunità microbiche complesse (microbiomi) che vivono a stretto contatto con le radici delle viti e nel terreno dei vigneti delle 12 Pievi. I microbiomi del territorio di Montepulciano hanno una loro configurazione caratteristica rispetto agli altri campioni presi in esame, ma soprattutto abbiamo trovato che ogni area geografica aggiuntiva (ogni Pieve), possedeva una sua configurazione peculiare, con specie microbiche caratteristiche, pur mantenendo tutte le funzioni necessarie per la salute della pianta. I risultati saranno divulgati per la prima volta in questa occasione.