Una volta un visitatore, turista, o wine lover entrava in una boutique di un’azienda vitivinicola e chiedeva di assaggiare quel vino di quell’annata e recensito da quella specifica guida. Una volta un titolare di enoteca acquistava e sceglieva le prime dieci referenze premiate dal Gambero Rosso e il sommelier di un ristorante stellato, nel descrivere e proporre un vino, ne citava il punteggio massimo della guida riconosciuta dal grande pubblico.
Una volta e questo forse è rimasto ancora così, un commerciale estero per convincere o semplicemente attirare l’attenzione di un importatore, presentava l’azienda e i vini citandone però riconoscimenti internazionali, americani, inglesi, tedeschi o anche francesi, non quelli italiani.
Provocazione che potrebbe essere spiegata con una lettura “vino-sociologica” e che ci porterebbe alla spesso utilizzata definizione della frammentazione della nostra cultura, che solo in via eccezionale viene invece analizzata o definita come una ricchezza.
Non vogliamo però arrivare alla banale domanda se ad oggi le guide abbiano ancora un peso specifico nelle scelte strategico-commenrciali, vorremo piuttosto proporre una chiave di lettura divertente che arrivi a rafforzare un concetto, di una ricchezza ineguagliabile, che negli ultimi anni si sta via via perdendo: la bellezza della soggettività del gusto nel mondo del vino.
E perché parliamo di questo, perché non esiste cosa più bella di affermazioni come, “il mio vino è il Merlot”, “il mio è Cabernet”, “adoro l’eleganza di questa bollicina fine ed elegante”. La medesima soggettività dei gusti personali li riscontriamo anche in chi giudica e premia i vini.
Il Gambero Rosso premia con Tre Bicchieri il Merlot 25° Anniversario Colli Berici 2019, Vini Buoni d’Italia con 90 punti il Colpizzarda Tai Rosso Colli Berici 2019, Luca Maroni recensisce ben nove vini Dal Maso con più di 90 punti e 96 al Cabernet Casara Roveri 2019, la Guida Veronelli con 92 punti al Recioto Riva Perari 2019, Bibenda premia con i quattro grappoli Cabernet Casara Roveri 2019, la Guida Vitae premia con 4 viti il Merlot 25°Anniversario Colli Berici 2019, e Vinetia AlS Veneto recensisce il Vin Santo Gambellara 2017 come miglior vino dolce del Veneto.
A Dal Maso varietà e soggettività di gusto sono sinonimi di ricchezza.