Il pluripremiato distillato di Alberto Borin e Claudia Lafferty è il giusto trait d’union per celebrare con un prodotto nostrano la tradizionale festività del 17 marzo
Leggero calo della birra e aumento degli spirits. Il trend degli ultimi anni segna una crescita esponenziale del consumo di distillati nel giorno di San Patrizio, tradizionale festa irlan-dese che si è ritagliata progressivamente il suo spazio anche nel resto d’Europa e del mondo. A rappresentare questo speciale trait d’union, almeno nel nostro Paese, troviamo il gin italo-irlandese “Upperhand Gin”, distillato – per l’appunto – nel Paese più verde d’Europa.
È una storia di famiglia, quella dei Lafferty, che a fine 1800 si trasferirono dal Donegal in Scozia intraprendendo una nuova avventura nell’industria degli alcolici. La svolta è arrivata però solamente nel 2017, quando la toscana Claudia Gamberucci, discendente della casata, e suo marito Alberto “Bert” Borin, veneto di nascita con un passato da campione di judo, hanno lanciato il loro primo (ma non certo unico) prodotto sul mercato.
Spirito dal DNA irlandese e dal cuore mediterraneo, Upperhand è un gin balsamico con una spiccata nota di aneto e basilico al naso, che in bocca lascia invece spazio a ginepro e limone con aneto e basilico a chiudere e dare rotondità e persistenza, pulendo e al contempo rinfre-scando il palato. “A ottobre 2017 io e mia moglie abbiamo deciso di creare qualcosa di nostro in tutti i sensi, qualcosa che rispecchiasse il nostro carattere deciso omaggiando le nostre differenti storie di vita. Questo è Upperhand gin”, raccontano con orgoglio i suoi due produttori.
A San Patrizio e non solo, Upperhand Gin è un distillato che si sposa bene tanto in cucina (per esempio con piatti crudi, siano essi di carne o di pesce, ma anche nella preparazione di dolci) quanto in miscelazione. Le sue quattro botaniche di base (aneto, basilico, limone e ginepro) permettono infatti di celebrare con un tocco mediterraneo la tanto attesa festività irlandese attraverso grandi classici come Gin & Tonic, Basil Smash o Negroni, fino a reinterpretazioni più originali e innovative come magari un twist sul Bloody Mary col Gin protagonista al posto della Vodka.