A Ronchi di Castelluccio è appena stata ultimata la vendemmia ed è già tempo dei primi bilanci
L’annata 2021 è iniziata all’insegna delle gelate di aprile, di una primavera regolare e di un’estate calda e siccitosa nei mesi di luglio e agosto. Soprattutto le vigne più giovani hanno risentito di queste bizzarrie metereologiche, mentre negli storici Ronchi il calo di produzione non ha comunque inficiato eccessivamente gli esiti della vendemmia, complici le brezze marine, le sostanze di riserva delle vecchie vigne, l’altitudine ed il bosco.
> Una vendemmia di qualità
Se è un dato di fatto che tutta l’Europa si trova a fare i conti con una vendemmia quantitativamente avara, dalle terre di Modigliana e dai Ronchi di Castelluccio si attende un’alta qualità delle uve, che senza eccessi di acqua e grazie alle brezze marine di fine estate, all’assenza di malattie ed al numero di grappoli bilanciato, si sta rivelando molto interessante, ottima base di partenza per un’annata qualitativamente eccellente.
La mente vola pensando a bellissime annate simili come la storica 1990 e le più recenti 2000, 2009, 2011 e 2015, tutte accumunate da basse produzioni, poca acqua nel suolo ed estati tendenzialmente calde. I mosti hanno belle freschezze e sentori di frutta rossa.