Due interpretazioni precise e personali della vendemmia 2018
Con l’autunno Castello di Querceto presenta sul mercato l’annata 2018 delle sue Gran Selezione: Il Picchio e La Corte.
“Entrambi i vini ci hanno sempre regalato tanta soddisfazione e orgoglio, e oggi, nella nostra gamma, rappresentano la denominazione ai suoi vertici” spiega Alessandro François, proprietario dell’azienda.
“Il Picchio e La Corte” continua il produttore “sono fieri ambasciatori di un territorio in cui crediamo da sempre profondamente, e sono anche gli alfieri di un rinnovato labor limae che punta ad offrire una lettura ancor più viva e integra della nostra terra.”
A partire dalla vendemmia 2017, infatti, la ricerca aziendale ha trovato nuovo slancio nella direzione di una viticultura di precisione, con meno interventi possibili in cantina: la linea guida è valorizzare sempre di più le peculiarità di ogni singolo appezzamento.
E a supporto della mano e della passione dell’uomo, anche la natura nel 2018 ha fatto la sua parte. L’annata si è presentata infatti a Castello di Querceto particolarmente felice. Nonostante un inizio stagione all’insegna della variabilità, da maggio nei vigneti di Castello di Querceto, che toccano anche i 500 metri slm, ha trovato spazio un’estate deliziosamente regolare e per finire un settembre soleggiato ha accompagnato le uve a perfetta maturazione.
In cantina, dopo due settimane dedicate alla fermentazione e alla macerazione in fermentatori di acciaio inox, “Il Picchio” e “La Corte” 2018 hanno potuto maturare in barrique e tonneaux di Tronçais ed Allier per 12 mesi.
Oggi nel bicchiere “Il Picchio” mostra una struttura importante, con aromi di ciliegia, tabacco e accenni minerali, mentre “La Corte”, tra note di rosa e frutti rossi, rivela una delicata speziatura che invita ad un nuovo sorso.