Cantine Torrevento, azienda vinicola pugliese di fascia premium, partner di PROSIT S.p.A., si è da sempre distinta per la grande valorizzazione che ha saputo dare al territorio pugliese. Oltre alle uve Nero di Troia, Bombino bianco, Bombino nero, l’azienda, negli ultimi 25 anni, ha portato avanti anche un progetto di recupero del pregiato vitigno MOSCATO REALE DI TRANI, un vitigno che riassume tutte le caratteristiche proprie di un’uva naturalmente dolce che dà origine ad un vino di grande struttura, bellissimi profumi e particolare morbidezza.
Un amore verso la propria terra che si è tradotto in un prodotto eccezionale: IL DULCIS IN FUNDO MOSCATO DI TRANI DOC DOLCE NATURALE 2019.
La sua presenza sul mercato non poteva passare certamente inosservata e infatti, l’AIS MURGIA gli ha assegnato ad agosto 2021 il 1° premio per la categoria Vini Dolci: Il TROFEO DOLCE PUGLIA 2021. Premio che ha affiancato, a livello internazionale, quello di MUNDUSVINI che gli ha assegnato la medaglia d’oro e VINIBUONI D’ITALIA (la guida dei vitigni autoctoni) ed. 2022 promossa da Touring Club Italiano che ha conferito le 4 stelle.
IL DULCIS IN FUNDO MOSCATO DI TRANI DOC DOLCE NATURALE 2019 è un vino che esce fuori dai soliti schemi e che non va inteso come un classico vino da dessert. Un vino come il DULCIS IN FUNDO 2019 di CANTINE TORREVENTO, con la sua struttura e le sue note, può essere perfetto come aperitivo, se servito freddissimo, oppure in accompagnamento a un tagliere di salumi e formaggi , magari completati da salsine fatte da composte di frutta e marmellate.
Francesco Liantonio, Presidente di Cantine Torrevento Srl, nonché Consigliere di Amministrazione di PROSIT S.p.A commenta: “Il DULCIS IN FUNDO MOSCATO DI TRANI DOC DOLCE NATURALE riteniamo possa aprire le porte ad un momento degustativo completamente diverso. Il nostro obiettivo, ed è quello che proponiamo anche ai nostri clienti, è quello di riportare il vino moscato di trani doc – che ricordiamo è uno dei pochi, se non l’UNICO VINO VERAMENTE DOLCE NATURALE esistente - all’attenzione che merita, destagionalizzando il prodotto, troppo spesso legato esclusivamente al consumo natalizio e “festivo” e rendendolo invece (proprio grazie alla selezione varietale, alle sue caratteristiche organolettiche e ad una sapiente vinificazione ) protagonista di abbinamenti nuovi, magari più insoliti e audaci.”