Vini naturali e non convenzionali: un innovativo Master ONAV

Pubblicato il 5 agosto 2021

Una realtà di sempre maggiore interesse eppure di cui si sa ancora poco. ONAV organizza per la prima volta un corso aperto anche a chi non è ancora Assaggiatore e accende i riflettori sull’assaggio Geo Sensoriale di Jacky Rigaux

Vini naturali, vini biodinamici, ancestrali, vini non convenzionali: conoscerli, degustarli, valutarli anche con tecniche di degustazione innovative. Saranno questi i temi che ONAV svilupperà nel corso I Vini Naturali, in programma il 27 e 28 novembre a Orio al Serio.

Il corso dimostra la volontà di seguire l’evoluzione del mondo del vino in tutte le sue manifestazioni, approfondendo la conoscenza di una categoria di cui si sa ancora poco ma che il consumatore guarda con sempre maggiore interesse.

Per farlo ONAV parlerà di dati, di storia di questa corrente dalla sua nascita ad oggi, di viticoltura “naturale”, di vini frizzanti e spumanti ancestrali da vitigni storici, di vini bianchi macerati e non solo.

Particolare attenzione sarà data alla tecnica dell’assaggio geo-sensoriale riportata all’attualità da Jacky Rigaux, che rivede i canoni tradizionali della degustazione, spostando l’attenzione dall’analisi visiva e olfattiva a quella gustativa, basata sulla chimica inorganica, basata sui minerali del vino, che non hanno odore ma si gustano.

C’è ancora il preconcetto da parte di molti che il vino naturale significhi rifiuto della scienza e assecondamento del corso della natura. Non è così. Produrre un vino non convenzionale oggi significa avere una perfetta padronanza della fisiologia della vite e dell’enologia, per intervenire il meno possibile con l’obiettivo di ottenere un vino espressione di un terroir e di una filosofia produttiva precisa “. Afferma il presidente ONAV Vito Intini.