Un rosso e un bianco per dare il benvenuto all’estate:Verruzzo e Vermentino, due vini giovani e sferzanti che sfoggiano ’etichetta d’autore firmata Davide Dormino
Il 21 giugno si festeggia il solstizio d’estate, la giornata più luminosa dell’anno, simbolo di rinascita e di un nuovo inizio. E dal punto di vista astronomico è il momento in cui il Sole, lungo il tropico del Cancro, a mezzogiorno, raggiunge lo zenith ed i suoi raggi cadono a perpendicolarmente sulla terra permettendo il maggior numero di ore di luce. Così finalmente questa primavera – che assomiglia a un autunno tiepido – potrà finalmente lasciare il passo alla bella stagione, alle giornate calde, alla voglia di uscire, di sentire profumi, di respirarne quell’attitude energetica che ci ricaricherà per affrontare il post vacanze!
Ecco allora che per accogliere al meglio questa stagione, serve un brindisi all’altezza, vini giovani, esuberati, vitali. Monteverro - cantina della Maremma autentica, espressione di un territorio di carattere, vocato a vini generosi, resi eleganti e sapidi dalla brezza marina della Costa d’argento e dalle dolci colline che guardano a Capalbio - elegge le due etichette giovani, generazione Z della sua produzione, a vini dell’estate: il Vermentino e il Verruzzo, un autoctono bianco di carattere figlio del sole caldi di Maremma il primo, un taglio classico – Cabernet Sauvignon, l’aromaticità del Cabernet Franc, la potenza del Syrah e la morbidezza del Merlot - per il secondo, un mix di aromi e di eleganza italiana. Vini dalla fresca acidità e sapidità, leggeri, immediati e piacevoli nel frutto all’occasione.
Per l’aperitivo ma anche per accompagnare un caciucco o una zuppa di pesce, La scelta giusta è il Vermentino Monteverro, annata 2023. È un vino capace di conquistare il palato grazie ai vibranti toni agrumati e freschi, secco e leggermente sapido in chiusura, dalle note minerali e fruttate, tra cui pera e pesca bianca, insieme a un leggero sentore di lime. Il sapore della bella stagione, dei primi soli caldi, rivive in questo bianco, buono anche da solo. Al tramonto, ovunque vi troviate vi farà sognare una spiaggia, un soffio caldo sul viso, vi strapperà un sorriso.
Il contraltare cromatico è il Verruzzo 2022, giovane e intenso, virgulto enoico, elegante e potente nella sua esuberanza, ha il carattere del piccolo cinghiale da cui prende il nome. Ricco di aromi e di eleganza italiana, dal color ciliegia intenso, con note esplosive di frutta fresca, ciliegia e cassis, sentori di sottobosco e menta piperita ne fanno l’abbinamento perfetto con piatti di carne, pasta al ragù e secondi. Ma nulla vieta di sorseggiarlo da solo, a occhi chiusi, immergendosi nella natura selvatica della maremma autentica, piena di profumi e suggestioni ancestrali.
Entrambi, inoltre, dall’alto della loro giovinezza vantano anche un look fresco, che cattura immediatamente l’attenzione: dell’etichetta, infatti, spicca l’opera “Apollo Resisti!” di Davide Dormino, artista viterbese, docente al Rufa. L’opera originale è una scultura in bronzo, che si rifà al Colosso di Rodi, di cui Dormino ritrae solo la parte inferiore, le due gambe che formano un triangolo che rappresenta la terra e, al tempo stesso, la divinità. Le gambe tese compensano la mancanza di verticalità dovuta alla perdita del busto. Nella sua incompletezza assume una maestosità tutta nuova, le gambe metaforicamente si ergono come due colonne che simboleggiano l’Arte stessa, impegnate in una prova di forza nei confronti del mondo.
I due vini rappresentano l’essenza della filosofia della cantina, espressione verace e sincera di quella Toscana del sud che è la Maremma autentica.